Urbanistica

Un racconto di città

Un racconto di città
Urbanistica

Concorso internazionale per la rigenerazione urbana di Capannori

Anno: 2016

Location: Capannori - LU - Italy

Status: Concorso - non realizzato

Credits: con Alessia Lupi, Sara Dei, Alisa Kiriazieva

PREMI: VINCITORE PREMIO UNDER 35

Un insieme organico e unitario di strategie urbane, più che di singoli progetti, che delinea un processo evolutivo della città.

Si utilizzano principi scalabili, che vengono interpretati e messi in atto dalla scala territoriale a quella architettonica, restando sempre fedeli alla logica complessiva della proposta di progetto. Le singole soluzioni potranno essere modificate e verranno attuate secondo metodi e tempistiche differenti, rimanendo inserite in un quadro di pianificazione generale.

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Il progetto tenta di rilevare quelli che sono gli aspetti importanti della città di Capannori, in modo da creare consapevolezza, per condurre gli abitanti nella lettura del territorio che li circonda.
In questo senso si è scelto di impostare il progetto come un racconto che illustri e descriva prima di tutto la situazione esistente, mettendone in evidenza le criticità e le potenzialità, arrivando poi a definire un’idea possibile per Capannori, una sorta di manifesto per la città. Quindi, attraverso scelte di rappresentazioni idonee, viene illustrata una possibile strategia di sviluppo, uno scenario complessivo e armonico che racchiude la narrazione di diversi ambiti, e la loro prospettiva futura in relazione alle tematiche urbane individuate.
La proposta di masterplan si basa su due principi generali fondamentali:
- Sostenibilità (ambientale, economica e sociale) della città: tale principio riguarda il consapevole utilizzo, il mantenimento e il riutilizzo delle risorse esistenti sul territorio, siano esse ambientali, paesaggistiche o energetiche. Tra queste è stato dato particolare valore al suolo, all’acqua e alle altre risorse di energia rinnovabile, nonché all’utilizzo di mezzi di trasporto non inquinanti alternativi all’automobile.
- Progettazione a scala “umana”: cioè una città progettata a passo d’uomo e non dall’alto.
Essa è basata su una rete di percorsi ed eventi urbani, approdi, esistenti e di progetto, posti a determinate distanze che permettano di essere raggiunti e vissuti a piedi e tramite mobilità lenta. Tale approccio valuta, inoltre, la percezione degli spazi e degli edifici ad altezza umana, cercando di creare punti di riferimento e di evitare l’effetto di spaesamento che spesso di ritrova nelle città contemporanee. Lo spazio pubblico, la strada, sono il fulcro del progetto. Essi sono spazi collettivi a volume zero di grande potenzialità per creare gerarchia e connessioni all’interno del tessuto esistente. Il loro ripensamento permetterà di dare struttura al tessuto consolidato, di razionalizzare e migliorare la viabilità e di valorizzare lo spazio ad uso pubblico rispetto agli spazi ad uso privato migliorando diffusamente la qualità urbana, paesaggistica e sociale. Inoltre la volontà di opporsi al consumo di suolo impone di pensare a metodi alternativi al modello di espansione e dispersione del costruito, che ha portato ad avere un tessuto urbano disordinato e non riconoscibile, oltre ad una decentralizzazione delle funzioni che consuma risorse ed incentiva l’uso dell’automobile.
La vera identità di Capannori è data del territorio rurale. La struttura del territorio agrario ha conservato il suo assetto storico molto più del tessuto urbano. L’agricoltura e la morfologia del tessuto rurale possono essere il vero baluardo contro l’espansione urbana. L’alternativa all’espansione e la soluzione contro la dispersione urbana consistono nella progettazione dei

margini, nella densificazione delle aree centrali, nel riutilizzo di aree da riqualificare, nel ripensamento degli spazi residuali.
La densificazione non viene intesa solo in senso fisico, ma anche di significato. Tale concetto deve riguardare prima di tutto una densificazione di valore che riguardi gli spazi vuoti, che devono essere progettati come spazi pubblici con la stessa attenzione degli spazi costruiti. Il potenziale degli spazi vuoti deve essere sviluppato in un’ottica di condivisione e di senso di comunità, a discapito di un utilizzo privato.
I concetti chiave dello scenario di progetto possono quindi sintetizzarsi nei seguenti punti:
- Strada urbana: vengono ripensate le strade principali esistenti riprendendo il concetto storico della strada come spazio pubblico per eccellenza, e non solamente come luogo di connessione e di passaggio. Tale elemento urbano è integrato da dispositivi ecologici quali: dispositivi per raccolta e riutilizzo dell’acqua piovana, alberi che riducono la quantità di polveri sottili presenti nell’aria, illuminazione a led (dotata di sensori capaci di regolarne l’intensità di flusso in modo dinamico, per poter ridurre l’inquinamento luminoso);
- Rigenerazione degli spazi pubblici esistenti: in particolare del polo della stazione di Tassignano, della piazza della Chiesa del centro storico e della piazza del Municipio
- Implementazione del sistema del trasporti: si favoriscono la viabilità pedonale e ciclabili e i mezzi di trasporto meno inquinanti alternativi all’automobile, inserendo anche un
servizio navetta che periodicamente conduce dalla stazione al comune e viceversa;
- Stop al consumo di suolo: si vuole preservare il territorio agrario con la sua struttura e identità storica e progettare le aree di margine strategiche per questo scopo;
- Densificazione e riutilizzo/ripensamento degli spazi esistenti.

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